Cronache da Sirio - Parte 3

Da Stefano, 27 Luglio, 2020
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- Da qualche giorno abbiamo in casa un ribaltatore professionista. L'altra sera si é ribaltato ininterrottamente, in ogni direzione, per 40 minuti consecutivi. Sembrava di vedere un gatto con attaccata sulla schiena una fetta di pane imburrata, ma molto più carino.

- Pensavamo di aver raggiunto il Kung fu del pannolino, il difficile equilibrio tra velocità, precisione e delicatezza, un gesto diventato ormai perfetto attraverso centinaia di ripetizioni. 30 secondi per un cambio a qualunque ora del giorno e della notte, ovunque e in ogni posizione. Ma ora Sirio non solo é curioso come una scimmia, ma ha anche imparato a manipolare gli oggetti coscientemente e ormai il problema non é più chiudere il pannolino, ma evitare che nel frattempo si metta in bocca la boccetta di olio di mandorla, lo sciroppo per il reflusso o, peggio ancora, il vecchio pannolo pieno zeppo di pipì. Un gesto prima solo fisico é ora diventata una prova psicologica la cui difficoltà principale sta nel distrarlo a sufficienza, mentre si esegue il movimento che gli ultimi 7 mesi di pratica hanno impresso nella memoria motoria delle nostre mani. La triste verità é che non siamo ancora pronti.

- Ho scoperto che sentire Sirio piangere disperato, oltre ad essere emotivamente straziante, é fisicamente estenuante. Dopo un pomeriggio difficile, in cui non ha avuto pace per oltre tre ore consecutive, ci siamo entrambi sentiti distrutti, come quando abbiamo portato a spalle una lavatrice su per due piani. Come quando ho spostato a braccia un divano da una casa all'altra. Uno di quegli sforzi sovrumani che mi fanno dire "Non lo farò mai più". É sicuramente una strategia evolutiva vincente, sono ormai certo che faro sempre tutto ciò sarà in mia possibilità per non sentirlo mai più piangere così.

- Sirio ora sta seduto con sicurezza e nonchalance, come se non avesse fatto altro nella vita. Fino ad un paio di settimane si faceva facilmente sopraffare dalla forza di gravità, ritrovandosi in pochi secondi inerme e spalmato per terra, tipo tartaruga girata sul guscio. Probabilmente ha scoperto che stare seduto gli consente di pendere e controllare gli oggetti che ha attorno, ma soprattutto che é molto più facile metteteli in bocca e ciucciarli con gusto.

- Il sacchetto di plastica delle caramelle Haribo é il gioco più bello mai esistito: ha intrattenuto il nostro figlio preferito per 45 minuti ininterrotti. NESSUN altro giocattolo ha avuto neanche la metà del suo successo. L'unica cosa paragonabile é la bottiglia di plastica, ma in quel caso si tratta di vero ed incondizionato amore.