Le abilità linguistiche di Sirio continuano a migliorare e ormai formula pensieri complessi, declina singolari e plurali e giusto ieri lo ho sentito usare il suo primo congiuntivo.
Credo parli bene anche perché parla molto.
Sempre.
Continuamente.
Dalle 6 del mattino fino alle 21.30.
Ogni tanto anche nel sonno.
Ora, se tento di prenderlo in giro ricordandogli come fino al mese scorso sbagliava parole come "Tri-ce-ra-po-do" e "Lip-po-po-ta-lo", pistino come sua madre in merito alle questioni linguistiche, risponde "Ma no papà, si dice Ippopotamo!"
Il mio piccolo saccentello.
All'Asilo ha subito capito come farsi volere bene da tutti e quando le maestre hanno chiesto "Come fa il cavallo?", in mezzo ad un coro di "Cloppete Cloppete", ha candidamente risposto con "Nitrisce!"
Non contento, durante la gita a Zoom (il Bioparco di Torino n.d.r.) ci hanno raccontato che si è messo a fare la guida ai suoi compagni di scuola, dicendo il nome di tutti gli animali e come si chiama il loro verso.
Abbiamo già tirato su un bel secchioncello.
Sirio, scusa in anticipo per i prossimi tuoi anni di scuola.
Settimana scorsa, sfruttando il ponte del 2 giugno, abbiamo timidamente approcciato alla questione spannolinamento, lasciandolo per un paio di giornate senza pannolino.
I risultati sono stati contraddittori:
- senza troppi sforzi se lo metti sul vasino o sul riduttore per Water fa la pipì a comando, più disciplinato di un border collie in una gara di agility. Un premietto per Sirio.
- al primo tentativo in casa, durante il pranzo, ha fatto un ettolitro di pipì senza dire niente a nessuno e allagando una parte consistente della cucina. No buono.
- Sirio ha finalmente sperimento uno dei principali vantaggi dell'essere un maschietto: ha fatto la sua prima pipì en plein air, con il pirillo al vento nelle campagne sunesi. Bravo il mio nanetto che marca il territorio!
- il primo approccio cacca senza pannolino si è risolto in una copia in scala del Monviso, accuratamente depositata sul pavimento della camera di Suno. Decisamente non bene.
Molti chiamano questo periodo della sua crescita "i terribili 2", perché pare che in questa fase evolutiva i bambini "scoprono di essere degli individui separati dalla madre e di avere dei desideri e una personalità propria", ma per ottenere questo risultato passano ore a ripetere "No" incessantemente e si trasformano temporaneamente in satana.
Da qualche mese Sirio è entrato a pieno titolo in questa fase e ha iniziato ad essere fastidioso come la ghiaia nelle scarpe durante una maratona.
Trova il modo per lamentarsi di qualsiasi cosa: cibo, giochi, vestiti, igiene personale, pensieri, parole, opere ed omissioni.
Per riassumere il suo atteggiamento abbiamo iniziato a chiamarlo "Signor No". Qui un estratto di una conversazione tipo:
- "Sirio, vatti a sedere sul seggiolone che è pronta la cena"
- "No! No!"
- "Sirio, muoviti ad andare a sederti"
- "No! No!"
- "Allora non mangi questa sera"
- "No! No!"
- "No nel senso che non vuoi mangiare?"
- "No! No!"
- "Ma sei il signor No?"
- "No! Sono il Signor Sì! Si! Si!"
Piuttosto che darti ragione la smette anche di dire di no.
L'importante è che esprima una opinione diametralmente opposta alla tua. Su tutto. Sempre.
Inoltre il furbetto, dopo una discussione del genere con Arianna, che è ovviamente degenerata in pianti a dirotto e sgridate mitologiche, ha avuto il coraggio di rovistare nella sua libreria cercando il libro "Mi vorrai sempre bene mamma?". E con i suoi occhioni spalancati a pregare Arianna di leggerlo si può davvero restare arrabbiati con lui?
Siamo cascati in pieno nella sottile macchinazione del nano.
Oltre al danno, la beffa.
La questione dinosauri è un po' sfuggita di mano e ultimamente si è estesa a tutto il regno animale: viventi, estinti e mitologici.
Complici il foraggiamento da parte dei nonni e il ritrovamento di scatole di miei giocattololi appartenenti al secolo scorso, attualmente il bestiario Siriesco conta una ventina di dinosauri, alcuni ippopotami, leoni e altri animali della savana oltre a due squali, quello che resta di una fattoria e un alce senza una delle corna.
Per fortuna il tutto sta ancora nel suo zainetto, anche se ormai lo zoo ha raggiunto un peso considerevole e Sirio, dopo 5 minuti di trasporto sulle spalle, candidamente mi fa "È pesante, portalo tu".
Sirio si costruice le tane.
Quando giochiamo sul lettone raggiunge la parta alta del letto, raduna attorno a lui tutti gli animali che si è portato dietro e infine si infila sotto al lenzuolo posizionando tutto attorno i cuscini che trova.
Al termine dei lavori mi guarda e mi fa "Sono nella mia tana!", tutto bello soddisfatto.
L'amore di Sirio per Jannacci non scema e ora canta tutta l'ultima strofa di "Ho visto un re".
In sostanza possiamo riassumere le sue principali passioni in "Paleontologia e socialismo reale".