Io e Sirio abbiamo sviluppato una dipendenza: ci piacciono smodatamente i piselli all'aglio.
Sono degli snack cinesi che trovo a Porta palazzo, composti da piselli essicati e aromarizzati all'aglio, come il nome poteva suggerire. Se non fosse che affinché io li possa comprare debbano attraversare mezzo globo e che sono impacchettati in minuscoli sacchettini da 30 piselli, sarebbero quasi sani. Arianna disapprova fermamente, non capendo che noi uomini di casa li mangiamo principalmente per difendere la famiglia dai numerosi vampiri che girano da queste parti.
Ada odia visceralmente creme, burrocacao e sostanzialmente ogni cosa palmabile sulla pelle che non appartenga esplicitamente alla categoria "cibo".
In questo assomiglia poprio a me, che non posso baciare Arianna da novembre a marzo in quanto la mia dolce metà si ostina a mettere il burro cacao. Io, piuttosto che ungermi le labbra, sanguino.
Allo stesso tempo la nana é golosa in modo imbarazzante ...
esattamente come Arianna. Quando é particolarmente affamata riuscire a saziarla é un'impresa improba e a tratti allucinante.
Porge il piatto vuoto, supplicca e se non accontentata immediatamente inizia a ripetere inesistente "gnam gnam", fissando alternativamente te e il suo piatto vuoto con uno sguardo eloquente.
Siamo però sconcertati dal fatto che non le piaccia il cioccolato, cosa che mette in dubbio seriamente la sua appartenenza genetica alla famiglia.
Ci lacera il dubbio che la abbiano scambiata in ospedale con la figlia di qualche forestiero blasfemo, arrivato nella patria di Gianduja ma inconsapevole che non apprezare il cioccolato, in questa città, é immorale oltre che illegale. (Si scherza!)
Il "bubu®" é ormai una certezza nell'immaginario sia di Ada che di Sirio. É la rappresentazione dell'altrove, un luogo metafisico raggiungibile da ovunque ci sia una coperta, un lenzuolo, una mussola o, alla peggio, una maglietta di papà.
Come il Tardis, da fuori non sembra nulla di che, ma dentro si trova un mondo molto più grande di quanto dovrebbe essere, in cui ci si può stare in due, in tre e a volte anche tutti e quattro.
I tre colpi di tacchi che fanno ritornare al nostro piano di realtà sono un semplice "settete®", a volte detto ridendo, a volte urlato, a volte sussurato appena.
Ada, benché abbia a disposizione decine di pupazzi di ogni dimensione, foggia e colore, dorme abbracciata al suo bicchiere.
Lo tiene stretto in mano e a intervalli irregolari, senza svegliarsi, si mette seduta, tracanna metà bicchiere, e poi torna sdraiata, accoccolata al suo tesoro. A essere sinceri da un paio di mesi ha iniziato ad essere un po' più coccolona e adesso capita che dal lettino si arrampichi sul lettone e si metta a cercare l'abbraccio del genitore più vicino, addirittura dimenticando il suo bicchiere.
A entrambi i nostri figli piace dormire con una gamba più un alto del corpo, appoggata all sponda del lettino, al materasso o a quello che capita. Animato o inanimato che sia. Come me prima di loro, come a mia mamma prima di me e come a mio nonno Rosio prima di lei.
Tre generazioni di gente che riposa con le gambe in alto.
Altra cosa che accomuna i pargoli é un particolare sensore che gli é stato donato dalla natura, il PRD: Parent Relax Detector
Anche se sono in una altra stanza, assorti nei loro giochi e non si occupano di noi da tempo immemore, se io o Arianna facciamo l'errore di rilassarci un attimo, magari addirittura sedendoci sul divano, immediatamente il PRD si attiva.
E in un batter d'occhio veniamo sommersi da plurimi bambini urlanti.
Il rito del saluto con cui ci congediamo ogni mattina che porto Sirio a scuola ha raggiunto nuovi picchi di complessità.
Dall'anno scorso abbiamo ereditato ben 5 ripetizioni consecutive del saluto base, che per chi non lo ricordasse é la successione di: batti 5, pugnetto, bacio e abbraccio.
Questa parte é stata necessariamente accelerata e il nano corre ad aspettarmi alla finestra da cui può vedermi mentre mi avvio all'uscita della scuola, perchè li possiamo fare due giocate di "Sasso Carta Forbice".
E finalmente iniziare la giornata.
Ecco un (quasi) breve elenco dei principali giochi che facciamo la sera prima di andare a dormire:
Gli orsi.
Consiste nel costruire in soggiorno una tana fatta con un lenzuolo appeso e far finta di essere una famiglia di orsi antropomorfi. Si va in in giro a pescare e a far legna per poi, la sera, chiudersi nella tana, accendere un fuoco e cucinare il pesce. Ada non afferra un granché del gioco simbolico ma si diverte un mondo a vederci stare tutti sotto al lenzuolo.
Gli ovi.
Un grande classico di sempre. Sirio si ricopre di cuscini e fa finta di schiudersi, simulando ogni volta la nascita di un diverso dinosauro e/o rettile e/o animale tendenzialmente schifoso e ruggente. Ada imita pedissequamente e si fa delle gran risate.
ll negoziale.
Altro grande classico senza tempo. Sirio veste i panni di negoziante in un negozio molto ben fornito chiamato "Negoziale" e vende a me e ad Arianna tutto quello (o quasi) che viene richiesto. Ada interpreta magistralmente il ruolo del minion impazzito in una cristalleria, blaterando cose senza senso e creando danni collaterali ingenti al negozio, al negoziante e agli acquirenti.
Le ombre cinesi
Destinato per ora solo a Sirio. A luci spente, grazie a una torcia, un bel po' di sagome di caroncino ritagliate mano e degli improbabili sfondi disegnati sulla carta trasparente del prosciutto, insceniamo storie sconclusionate che sono proiettate sul muro della cameretta. Quasi sempre la narrazione si trasforma in uno spinoff di Jurassic World perché Sirio inserisce costantemente dei dinosauri, a suo dire scappati dalla scatola dei giochi.
L'asinello pazzo.
Semplice e intuitivo gioco che consiste nel farmi cavalcare la schiena da bambini urlanti e nel conseguente mio tentativo di disarcionarli. Condito da abbondati attacchi di ridarola e occasionalmente da solletico ninja.
Sirio e la cruda realtà:
- Sirio, vuoi sapere una cosa?
- Dimmi
- Tu e tua sorella siete la cosa più bella che abbiama mai fatto
- Veramente ci ha fatti mamma
Vocabolario di Adese aggiornato:
- Sci: "sì"
- Gno: "no"
- Mamma : "mamma"
- Papà: "papà e a volte Sirio"
- Gnognno: "nonno e a volte Sirio"
- Gnognna: "nonna"
- Gnam!: "fame, tanta fame, famissima!"
- Cof Cof / Aua: "acqua, bicchiere dell'acqua"
- Cacca: "libro cartonato della cacca e, per estensione, tutti i libri"
- Pipì: "pipì"
- Pappa: "cibo in senso fenerale"
- Ciao: "ciao a tutto il mondo"
- Miao: "mio"
- Ehi: "come Fonzie di Happy Days, uguale"
- Shhhh: "Carletto"
- Ciop ciop ciop: "significato ancora ignoto"
- Wow: "wow, è tutto bellissimo!!!"
Il pasto perfetto, secondo Sirio.
- Toma di capra (quella arancione)
- Calamari fritti
- Arrosticini
- Patè di tonno
- Pasta in bianco
- Gnocchi al latte (che sarebbe gorgonzola ma non glielo diciamo)
- Pasta vongole
Tutto assieme.