L’estate sta finendo, un anno se va, la scuola è appena iniziata, l’intelligenza Artificiale sta per conquistare il mondo, ogni giorno sembra che debba iniziare una guerra globale, ma, soprattutto, dalle ultime cronache sono passati quasi tre mesi!.
Non potendo essere incisivo nello scacchiere geopolitico ho quindi deciso che dedicare il mio tempo libero a fissare in queste cronache periodo che è stato tanto lungo quanto intenso.
Quest’estate non ci siamo fatti mancare proprio nulla: nuotate nell’acqua alta, doraemon in spagnolo, nuovi amici, eclissi di luna, lamantini, laghi alpini, abbondanti paelle vista mare, tuffi rocamboleschi, marmotte fischianti, Ade urlanti, Sirii pontificanti, sculture in fiamme presso i bastioni di orione, mari, monti, pizze, laghi, fiumi, piscine, pin nic nei prati, giri in bicicletta, lamantini, spannolinamenti espressi, passeggiate nei boschi… direi abbastanza per essere pronti ad affrontare un nuovo anno scolastico.
Tutto è cominciato a fine giugno, prima della fine ufficiale della scuola. Abbiamo rapito i nani con un gesto di destrezza, prelevandoli dalla scuola ancora in corso e caricandoli su un aereo alla volta di Alicante.
Lì avevo festeggiato un addio al celibato, nello stesso periodo, di alcuni anni fa e ne conservavo ricordi bellissimi e molto vaghi, ma sufficienti a convincere Arianna a sceglierla come nostra destinazione.
Hanno giocato a favore della scelta la presenza di un volo diretto da Torino e il fatto che in loco vivano due colleghe di Arianna.
Appena arrivati “in Ispania”, come dice Sirio, abbiamo trovato una splendida città di mare con oltre 5 km di sabbiosa spiaggia LIBERA, intenta a festeggiare il suo santo patrono incendiando senza remore enormi, e bellissime, sculture di legno e cartapesta, sparando fuochi d'artificio ininterrottamente per una settimana e festeggiando fino a notte fonda come solo gli spagnoli sanno fare.
Ci siamo adeguati senza difficoltà al ritmo locale e i bambini, travolti dallo stile di vita Valenciano e dalle lunghe mattinate in spiaggia, dormivano beati fino alle 9 del mattino e facevano sieste pomeridiane di almeno 2 ore e mezza: quanto bastava per ricaricarsi, fare un tuffo in piscina e finire la giornata godendoci un po’ di frescura serale, una caña al bar, un petardo e un gelato. Abbiamo addirittura pucciato i piedi nel mare in piena notte.
Grazie di cuore ad Alexia (una collega di Arianna), Mathias, Pierina e la piccolissima Alba per averci fatto sentire a casa anche lontani da casa. Mi piace che Sirio e Ada crescano con la certezza che il mondo sia un posto pieno di amici da andare a trovare, con cui condividere momenti e costruire ricordi.
Siamo tornati con tutte le dita al posto giusto, un mezzo quintale di jamon in valigia e la ferma convinzione di volerci tornare al più presto.
Dopo un pit-stop di 36 ore per il cambio bagagli, siamo partiti alla volta dell’Alpe Devero, altipiano a 1600 metri ai confini con la Svizzera, la mia “montagna del cuore” (e dei miei genitori), dove Nonna Eria e Nonno Vito stavano già presidiando “Casa Cantone”, la baita in cui siamo stati per una settimana.
Sirio si è dimostrato da subito un ottimo muntagnin: saltava tra i massi agile come uno Stambecco, saliva dislivelli importanti senza troppo problemi ed era scorbutico come solo chi è temprato dall’ambiente alpino sa essere.
Siamo riusciti a fare una bella passeggiata fino al lago Devero: un giro di 8km con 300 metri di dislivello. Complimenti al nano che se l'è fatta tutta da solo e ad Arianna che si è portata 12 kg di Ada in marsupio per quasi tutto il tragitto.
Tornati a casa, purtroppo, era solo inizio luglio e abbiamo dovuto affrontare due interi mesi lavorativi in città. Ma le cose fatte sono state tante e a volte penso che dovremmo lasciare ai nani più tempo per annoiarsi terribilmente.
Siamo stati in piscina più volte (ma non abbastanza) e sono molto contento di aver visto in Sirio una forte miglioramento del suo rapporto con l’acqua: ora si tuffa, vuole toccare il fondo, fa le bolle e si lancia in spregiudicati scivolamenti. Il tutto senza braccioli. Ha ancora la galleggiabilità di un mattone di porfido e la flessibilità di una piastrella in gres porcellanato, ma superare la paura è stato un passo, o meglio, una bracciata, importante e necessaria.
Otiti permettendo spero che quest’inverno abbia modo di fare qualche lezione di nuoto e impari a muoversi autonomamente nell’acqua, preferibilmente al di sopra della superficie e senza bere parti significative della piscina in cui si trova.
Ada, dal suo, è molto più spigliata e non ha paura praticamente di nulla, figuriamoci dell’acqua. Ma anche lei, senza braccioli, per ora deve essere ripescata dal fondo con un retino.
In questi mesi estivi Ada ha avuto una grande quantità di progressi in tutte le sue competenze.
A fine luglio, a 2 anni e 3 mesi, la nana si è sostanzialmente spannolinata da sola. Nel giro di una settimana.
Era da qualche mese che guardava con malcelata invidia Sirio e cercava arrampicarsi sul water per fare la pipì, benché avesse ancora il pannolino.
Bhe, un giorno se lo è tolto e abbiamo deciso di provare a non rimetterglielo. E ha incredibilmente funzionato, anche di notte.
Abbiamo avvistato il centro estivo (sante maestre) e i nonni e a parte 2 o 3 mutandine bagnate nei primi giorni, non ha dimostrato di avere il pieno controllo della sua vescica.
Il contrappasso è che ora, appena ha un vago stimolo, chiede di fare la cacca (perché distingue le necessità è ancora un po’ complicato) e quindi ci ritroviamo ad accompagnarla al bagno 20 o 30 volte al giorno. Al che si siede sul water, espleta i suoi due millilitri di necessità fisiologica, e poi, sorridendo candida come un angelo, ti dice “finito”.
Devo ammettere con sincerità che per me la questione diventa davvero complicata quando siamo in giro, soprattutto all’aperto. Da maschio con un figlio maschio non mi sono mai davvero accorto dell’immenso vantaggio strutturale che è disporre di un erogatore orientabile in grado di spruzzare la pipì a metri di distanza dai tuoi piedi.
Diciamo che in più di un'occasione Ada si è bagnata a causa della mia incapacità di metterla in una posizione consona (per ora!).
Fortunatamente, a casa, ora è diventata completamente autonoma.
Effetto collaterale dello spannolinamento sono state le culate. Per un mesetto buono la nana, pensando di essere ancora protetta da un soffice pannolino, saltava atterrando sonoramente sulle sue chiappe. Questo passatempo, senza pannolino, è istantaneamente diventato più doloroso. Ada purtroppi ci ha messo qualche giorno a collegare le sue cose, con il risultato di lamentarsi per l’inspiegabile male al sedere.
Sirio ha tanti super poteri: sa disegnare molto bene, racconta delle ottime barzellette, tocca il fondo delle piscine senza saper nuotare, riesce a riconoscere oltre 100 tipi di dinosauri, ma il suo super potere più forte, quello che lo caratterizza davvero, è la lentezza.
Sa essere di una lentezza estenuante. In tutto.
Parliamo ad esempio della colazione: io e Arianna, anche prendendocela comoda, in 15 minuti abbiamo apparecchiato, mangiato e sparecchiato. Per il biondo sono mediamente necessari 45 minuti per bere una tazza riempita da 200 ml di latte e mangiare una fetta da 30gr di pane ricoperta da 2 cucchiai di marmellata.
In sostanza beve 5ml di latte e mangia 0.66gr di pane al minuto
Ma il meglio lo dà a cena, perché oltre alla lentezza nel mangiare, intramezza il pasto con un bella sosta in bagno a fare la cacca, mentre ascolta un paio di storie con il faba.
Una volta terminato di espletare le sue necessità fisiologiche (con molta calma) chiama per essere aiutato nella pulizia, ma questo scatena incomprensibilmente la reazione di Ada che si scapicolla giù dal seggiolone e corre in bagno per pulire il sedere di suo fratello.
Questo, ovviamente, ci obbliga a intervenire, fermando Ada prima che sporchi di feci il 100% dei nostri figli e aiutando Sirio a terminare le sue attività senza ulteriori ritardi.
Inoltre, a volte, Sirio si interrompe e inizia a ridere da solo. Guardandolo meglio è possibile notare che si fa il solletico sotto le ascelle da solo. E giù a ridere per una decina di minuti.
Con questi intermezzi una cena può durare anche un’ora e mezza. Quasi un matrimonio.
Anche se è ancora necessario avere l’orecchio ben allenato, il linguaggio di Ada è ormai ragionevolmente intelligibile. Sirio sempre più spesso si lancia in tentativi interpretativi dalle fortune alterne.
Però c’è da dire che ormai ha un discreto vocabolario e inizia a costruire frasi di senso compiuto ma, soprattutto, è finalmente in grado di dire DOVE e COME ha male.
Questo miglioramento delle abilità locutorie riduce di molto l’ansia genitoriale, ma aumenta di molto la probabilità che suo fratello la malmeni, a ragione. Ada ha infatti imparato a impartirgli ordini perentori e lamentarsi quando Sirio non si fa comandare a sufficienza.
Con Sirio abbiamo visto il primo film vero e proprio. Lui li chiama “film veri ma finti”, perchè non sono cartoni e quindi sono “veri”, ma siccome non sono dei documentari o dei filmati sul telefono e raccontano una storia di fantasia, sono “finti”.
La scelta è ricaduta su E.T.
Un tuffo negli anni 80.
Ci abbiamo messo quasi una settimana, spezzettandolo in 4 puntate. Perr un paio di notti il nano ha avuto dei sogni agitati, ma siamo arrivati in fondo. Lui insisteva vedere come andava a finire e ha seguito con attenzione tutta la storia. Grazie Steven, con te abbiamo orgogliosamente sbloccato il livello “cinefilo” a 5 anni.
Ada è mancina. Ufficialmente e senza dubbi ormai. Mangia, disegna e si scaccola (soprattutto si scaccola) con la mano sinistra. Altra sua caratteristica perculiare è che odia, davvero, lo detesta, avere la maglietta bagnata. Quindi se per caso, inavvertitamente, le inumidisci la maglietta mentre cerchi di scrostare le sue mani e il suo muso dai resti del pasto precedente le inizia a urlare come se le stessi amputando una gamba e si dimena fino a togliersi l’immondo capo bagnato.
Appena si ritrova nuda ritrova il buonumore e cerca di farti una pernacchia.
Entrambi i nani sono stati irrimediabilmente deviati alle scelte musica del centro estivo. Anni di attenta selezione musicale sono stati distrutti da 2 settimane di tamarrissimo centro estivo.
Per colpa di maestro Gaetano abbiamo iniziato a veder ballare forsennatamente e a sentire cantare a squarciagola:
“Sinceramente” di Annalisa
“CLICK BOOM!” di Rose Villain
“4K” di El Alfa x Darell x Noriel (e chi sono?!)
“SATALANA” di Mahmood El Lithi (ma davvero?! ebbene si.)
Credo stiano iniziando a manifestarsi i primi sintomi di complesso di Elettra, e in alcuni momenti, per Ada, c’è solo “papà”. A volte arriva a scacciare proprio Arianna perchè vuole essere cambiata / imboccata / vestita /coccolata / addomentata solo da me.
È una cosa bellissima, poi la furbetta sa bene come manipolare il suo adorante padre, e la maggior parte delle volte ottiene quello che vuole.
Ma adesso inizio davvero a capire Arianna… alla decima richiesta reiterata vorresti scappare urlando.
Sirio sta iniziando a costruire le prime amicizia a scuola e un paio di volte abbiamo organizzato dei pomeriggi con un suo compagno di scuola. Vederlo corrergli incontro per abbracciarlo dopo un mese che non lo vedeva è stato bello.
Questo mercoledì è finalmente iniziata la scuola, ma nell’ultima settimana chiedeva tutti i giorni quando sarebbe potuto tornarci. Davvero non vedeva l’ora di rincontrare i suoi compagni.